Il Ministro dell’Università e della Ricerca Manfredi, ha inaugurato oggi l’avvio dei lavori del secondo lotto del Tecnopolo di Bologna, alla presenza degli enti locali e dei vertici CINECA: il presidente Eugenio di Sciascio, il direttore generale David Vannozzi, il direttore del dipartimento di supercalcolo Sanzio Bassini.

Sono infatti iniziati i lavori per l’allestimento dei 25mila metri quadrati che ospiteranno gli uffici dell’Enea, l’Istituto Ortopedico Rizzoli, Art-Er, il Bi-Rex Competence Center e gli spazi per le nuove start up. A novembre inizieranno i lavori di preparazione del data center CINECA e INFN per Leonardo, il nuovo supercomputer europeo, mentre a gennaio inizieranno gli interventi veri e propri.

Il Tecnopolo sarà anche la sede del Data center dell’ECMWF European Weather Center, i cui lavori sono in fase di ultimazione, e quindi sarà il primo ente ad avviare le attività, e dell’Agenzia Nazionale Meteorologica Italiana.

All’evento hanno partecipato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il ministro per l’Università e la Ricerca, Gaetano Manfredi, il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, gli assessori regionali allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e tutta l’Università e Ricerca, Paola Salomoni, l’assessore alle attività produttive del Comune di Bologna Marco Lombardo con i rappresentanti degli enti che si insedieranno al Tecnopolo, dell’impresa esecutrice dei lavori e dello studio di progettazione. La Regione si è poi impegnata con il Governo a presentare la candidatura del Tecnopolo per il Progetto Europeo Copernicus, con la possibilità di svolgere queste attività di ricerca anche in Emilia-Romagna.

Il Ministro Manfredi ha commentato:

 

Il Tecnopolo di Bologna sarà proiettato in una dimensione internazionale e potrà garantire la sovranità tecnologica all’Italia e all’Europa. Investire in ricerca e sviluppo, temi centrali dell’agenda politica del Paese, significa dare all’Italia un ruolo di primo piano nel mondo.

 

L’intero ecosistema della ricerca italiana è ampiamente rappresentato a Bologna, dove sono presenti sezioni dei più importanti istituti di ricerca italiani. Insieme a eccellenze come Alma Mater Università di Bologna, e CINECA, questo ecosistema ha saputo attrarre realtà all’avanguardia di livello internazionale.

Il datacenter del centro meteorologico europeo ECMWF e il supercomputer europeo Leonardo, infatti, sono il riconoscimento internazionale del valore della ricerca italiana. Un risultato ottenuto grazie all’interazione tra diversi ambiti di governo – regionale, nazionale, europeo -, alla sinergia delle istituzioni e degli organismi di ricerca e accademici presenti sul territorio, e ad una rete di competenze disciplinari con una fortissima vocazione all’innovazione, in oltre alla stretta collaborazione tra il mondo pubblico e quello privato, ben rappresentato in tutta l’Emilia-Romagna e sostenuto con diversi bandi, iniziative e progetti di trasferimento tecnologico.

L’Italia è in grado di svolgere un ruolo di primo piano nel mondo quando investe in ricerca e sviluppo. Lo stato di avanzamento dei lavori del Tecnopolo, futura sede del supercomputer Leonardo e, a breve, del Centro meteorologico europeo, dell’Agenzia Nazionale Meteorologica Italiana, Enea, Istituto Ortopedico Rizzoli, Art-Er, del Centro di Competenza Bi-Rex e spazi per nuove start up, ne è una conferma.