Ieri l’ufficialità, l’Italia tra i vincitori.

EuroHPC Joint Undertaking ha annunciato, nella giornata di ieri, la selezione dei sei siti che ospiteranno i primi computer quantistici europei. 

Tra tutti gli stati che hanno partecipato all’Expression of Interest (EOI) bandita a marzo 2022 da EuroHPC JU, sei di essi hanno superato le selezioni per diventare hosting entities: Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna.

Questa selezione è parte dell’iniziativa EuroQCI (European Quantum Communication Infrastructure), che punta a costruire un’infrastruttura di comunicazione quantistica sicura attraverso l’Europa, e della Quantum Technology Flagship, un’iniziativa di ricerca e innovazione a lungo termine con lo scopo di mettere l’Unione Europea in prima linea nella seconda rivoluzione quantistica.

I sei nuovi sistemi quantistici saranno integrati ad altrettanti supercomputer già presenti sul suolo europeo, rafforzando l’infrastruttura di calcolo europea, e saranno disponibili principalmente per scopi di ricerca e sviluppo per un ampio pubblico di utenti europei, incluse le comunità scientifiche, le industrie e il settore della pubblica amministrazione.

Saranno anche fondamentali per affrontare la crescente domanda di risorse di calcolo quantistico, e saranno in grado di risolvere problemi complessi relativi ad aree di rilievo come la salute, i cambiamenti climatici, la logistica o il consumo di energia.

In Italia, Cineca gestirà il nuovo computer quantistico per conto di EuroHPC JU. La nuova macchina verrà integrata al supercomputer Leonardo che, grazie alla sua particolare e avveniristica architettura, si presta straordinariamente bene allo scopo.

Questa architettura, denominata MSA (Modular Supercomputing Architecture), è stata studiata per permettere di integrare con facilità sistemi computazionali eterogenei, ovvero con architetture anche profondamente diverse rispetto a quella del supercomputer. Tra questi sistemi computazionali rientrano anche i computer quantistici.

Il computer quantistico verrà connesso fisicamente a Leonardo attraverso una rete cablata. Questo tipo di integrazione, detta co-localizzata, permette una velocità superiore a livello di scambio di informazioni tra i due sistemi rispetto alla localizzazione della QPU in cloud, permettendo conseguentemente lo sviluppo di algoritmi ibridi sempre più efficienti.

I nuovi computer quantistici dovrebbero essere disponibili nei sei siti di cui sopra entro la seconda metà del 2023.

Più informazioni sono disponibili nel comunicato stampa di EuroHPC JU.

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Image courtesy EuroHPC JU

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